Klagenfurt 2008 di Sara Silvestri

Ebbene si, ci sono riuscita anch’io ad arrivare alla fine del mio primo Ironman…..primo e spero non ultimo. Ad essere veramente sinceri mentre ero l젣he correvo (…e ahim鬠camminavo) gli ultimi 10 km pensavo che non fosse ammissibile soffrire cos젴anto, poi dal ;non lo far��i pi; 頰assato al ;forse; ed ora penso a quale potrebbe essere il prossimo! L’emozione che ti da finire una gara di questo tipo 頴almente tanta che continui a pensarci tutta la settimana seguente; sono state 12 ore passate a fare sport, ed in 12 ore ti passano per la testa un sacco di emozioni, dalla paura iniziale di non farcela, alla determinazione nel voler arrivare a tutti i costi, dallo sconforto di quando non ce la fai pi che ti tremano le gambe, all’incredulitࠥd alla gioia immensa di vedere il 40esimo km!! Ovviamente posso solo dire BELLISSIMO e consigliare ai miei compagni di squadra che non l’hanno ancora fatto di provarci, perch頶ivere quest’esperienza non 頳olo un’avventura di un giorno, ma 頵n ;viaggio che dura 8 mesi, ti da modo di capire quanto 頧rande la capacitࠤi adattamento dell’essere umano, e ti insegna a superare poco alla volta quelli che sembravano i tuoi limiti. Non faccio tutta la cronaca della mia gara perch頳arebbe un po’ una pizza per chi non l’ha vissuta in prima persona per��rante tutta la settimana ho ripensato a diversi momenti vissuti quel giorno; la partenza con tutte quelle persone, il prete che ci ha detto che lo sport 頣ome una fede, le facce preoccupate dei miei amici che erano con me in partenza….da brivido…, la gente lungo il percorso in bici che si mette fuori di casa con il gazebo e le birrette per incitare gli atleti in gara, sono tantissimi e sono lungo tutto il percorso, il ricordo di Vason che mi ha superato in bici a Sant’Egidio, e mi ha dato ancora di pi la carica per arrivare fino in fondo; il dj sempre a Sant’Egidio che mi ha incitato Go Ironlady….che ridere!!, il temporale durante gli ultimi km di bici, i fulmini, ma per fortuna siamo stati abituati anche all’allenamento sotto il temporale cos  ono andata avanti lo stesso, la gioia di vedere i nostri supporter ancora l  empre presenti anche sotto la pioggia, ricordo quando ho incrociato la Daniela e la Virna che per me sono e resteranno sempre delle grandi campionesse anche se hanno avuto un momento difficile, i ragazzi della squadra che ogni volta che li incrociavo pensavo: ;ma come cavolo fanno a correre cos젶eloce? Per fortuna che erano preoccupati di non farcela accidenti a loro…..siete stati bravissimi, ricordo la vista del 40esimo km giuro di essermi messa le mani in testa e di aver detto a voce alta (chi era l젤eve avermi scambiata per pazza) ;non ci posso credere ce l’ho fatta!;, ricordo l’incitamento di Guido e Ciotti al 41esimo, si vedeva che erano felici per me e ricordo l’abbraccio con la Francy poco prima dell’arrivo, era l젣he mi aspettava da sola…..Franci sei unica…., le ho detto ;ho sofferto tantissimo; (che lagna che sono…) e poi ho ricominciato a correre, gli ultimi 400 mt e ho cominciato a sentire Vamos Sara Suppaaaaa, Go Sara, Good Job, ho alzato le braccia e sventolato il cappellino……ho corso fino in fondo, fino a quella cavolo di porta d’arrivo, non ci posso credere…..CHE FIGATA 頰roprio un gara SUPPA!!!! Mi sono fatta immedagliare e sono uscita dove ho trovato i miei amici e finalmente dopo 12 ore mi sono sentita a casa. Credo sia veramente doveroso dire GRAZIE ad alcune persone senza le quali ora non sarei una tapasciona cos젦elice (si vede anche dalle foto, sono l’unica a fare sempre la faccia da mona): PRIMO SU TUTTI il mitico e paziente Vason, ci sarebbero mille cose da dirti penso che lo far�� separata sede. il nudista che spesso 頵n gran rompipalle ma 頴almente determinato nel raggiungere gli obiettivi che ha influenzato anche me. I nostri amici, coniugi Testa Daberdaku nostri punti di riferimento e di sostegno sia il giorno dell’ironman che in tutti questi mesi. La Vale Capovilla con la quale ho condiviso le prime lunghe fatiche di quest’anno Mirko e Max D’Antonio che si sono rotti le balle per fare gli allenamenti ed hanno sempre avuto una parola di incoraggiamento e consigli da darmi Diego, Oscar, Valvetto, Sergio perch頯ltre ad essere per me sempre un’ esempio di determinazione sono venuti qualche volta in bici con noi ed hanno reso l’allenamento decisamente divertente. Virna, Daniela e tutti gli altri ragazzi con i ho condiviso quest’avventua, e le fantastiche ragazze della squadra, soprattutto quelle incinte, che come sempre fanno sentire la loro presenza anche a distanza. Allora dai, avanti i prossimi…..SUPPAAAAAA!!!!