Klagenfurt 2008 – Guido Bassan

Fino ad un anno fa pensavo che chi si avventurava nell’affrontare un ironman doveva essere un fenomeno o, un incosciente! niente di tutto questo, il “Guru” alias nonno Vason aveva perfettamente ragione con un po di impegno, costanza e… fortuna, si pu��ggiungere l’obbiettivo di portare a termine decorosamente un ironman. Dopo le ripetute assicurazioni da parte di Virna ed altri che non era necessario impegnare altro tempo al di fuori di quello previsto, a parte il sacrificio di qualche domenica da dedicare a dei lunghi, mi sono convinto di provare questa avventura, anche perchli anni passano veloci e io ho giaturato 54 primavere poi, C…. se ce la fatta U… vuoi vedere che non ce la faccio io?? Sei mesi fa ominciata l’avventura, e, quasi senza accorgemene siamo arrivati al fatidico giorno, non nascondo che l’ultima settimana sono stato preso da mille dubbi sulla riuscita di questo evento. Venerdardo pomeriggio siamo arrivati a Klagenfurt con una stupenda giornata di sole ed abbiamo espletato tutte le formaliton il ritiro del pacco gara. Tra musica, stend di abbigliamento, mute, attrezzature varie, biciclette che sembravano navicelle spaziali, atleti dal fisico pompato alla rambo e qualche leggiadra visione di rappresentante femminile della triplice disciplina, il tutto condito da bicchieri di birra ci siamo infilati, nell’euforia generale al “pasta party” chiudendo poi la serata con una passeggiata in centro citt fare il giro di ricognizione della frazione finale della maratona. Sabato mattino per ingannare l’attesa ci siamo dedicati ad acquisti, pomeriggio dedicato a posizionare la bici al parco chiuso, la sera cena ma il tutto accompagnato da una tensione ben nascosta dai gradi della birra bevuta. Notte pressoch nsonne dove invece di contare le pecore non facevo altro che pensare: ho preso tutto quello che mi serve? e se foro? e se cado? cosa posso mangiare? e se piove come mi vesto? l caso che mi porto anche l’antivento? e se a piedi mi vengono i crampi? ecc. finalmente sono arrivate le quattro, colazione e via verso il campo gara rrivato il momento della verit! La bici c’ ncora controllo generale con la consapevolezza che sicuramente qualche cosa mi ero dimenticato, una guardatina agli altri ma la tensione generale era al massimo ed era evidente in tutti, soprattutto su quelli incolonnati di fronte ai bagni, non ci sono argomenti da affrontare se non quello del tempo, speriamo che non piova ma neanche ci sia il sole ……. Dopo lo sparo si parte per la frazione a nuoto, certo che 2800 persone che entrano contemporaneamente in uno specchio d’acqua ridotto producono l’effetto di un branco di phiragna affamati alle prese con la preda, calci manate, gomitate sono all’ordine del giorno, comunque riesco ad atterrare, con calma vado a vestirmi e, via con la bici sono previsti due giri da 90 Km il percorso olto bello, lunghi rettilinei vallonati immersi nei boschi interrotto da qualche passaggio in centri cittadini, comunque strade ampie e, soprattutto chiuse al traffico, peccato che al secondo giro siamo stati accompagnati da dei violenti nubifragi con pioggia a catinelle, comunque fatta anche questa, si parte a piedi accompagnati da un sole alternato a qualche nuvola, l’ideale per correre., percorso in piano ma non bello in quanto con tanti restringimenti e curve secche che ti obbligavano al cambio di ritmo, miracolo anche la maratona ndata bene, non l’avrei mai immaginato che dopo 180 Km passati in sella alla bici sarei riuscito a correre ancora per altre 3 ore e 43 minuti. Quando ho visto il traguardo mi sono detto…..C… ce lo fatta anch’io. Grazie a tutti i miei compagni di allenamento ma soprattutto un GRAZIE al Nonno Vason che ha saputo trasformare un sogno in realt஠BASTA CREDERCI.