St Poelten 2015

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St Poelten 2015

L’avventura inizia nel parcheggio Ikea di Padova Est. Tutto studiato nei mimimi dettagli. Partiamo con quasi 1 ora di ritardo, il montabici non si incastra nella macchina di Ivan, 3 di noi hanno panini per cena mentre gli altri si vogliono fermare in autogrill. Insomma… Tutti allineati!

Tempo da lupi sul Tarvisio, pioggia e freddo che fanno nascere i peggiori pensieri per la gara. Comunque, a mezzanotte precisa arriviamo al b&b e scopriamo che è tutto chiuso!! Benedetti gli austriaci, l’oste ci ha lasciato il portone aperto e un pezzo di carta affisso alla porta con le istruzioni per la “famiglia Merlin”.

La mattina dopo sembra invece di stare in un altro posto. Sole, 22 gradi e cielo sereno. Dopo una colazione abbondante andiamo al ritiro dei pacchi gara. Arrivati all’arena è un’emozione pazzesca. Scenario da spettacolo puro e iniziamo a caricarci di adrenalina. Formalità di rito, andiamo a perlustrare i laghi della frazione di nuoto mentre Eleonora va in avanscoperta nel percorso di bici.

2 laghi collegati da un ponte di legno da 300 metri. Il primo con acque scure e stagnanti, il secondo più tendente all’azzurro e pure con qualche pesce dentro avvistato nella frazione di nuoto da Riccardo e Davide.
Un bike check gratuito allo stand e poi mettiamo in zona cambio il necessario. Un campo da calcio completamente coperto da bici. Tutto fila liscio, e ci mancherebbe con quest’organizzazione… precisi al minimo particolare.

La sera cena leggera da pre-gara. Questo il menu:
– birra media per tutti (Luca 1/2 di vino rosso che la birra è un pò pesante…)
– uova e prosciutto
– patate arrosto mescolate con wurstel tritati e carne macinata di dubbia natura
– crauti in agrodolce
– non contenti, giro dolci rigorosamente a base di panna / crema
– per sgroppare il tutto, un bel the verde che fa tanta salute

A letto alle 23.00. Sveglia ore 4.45, colazione minimale e subito via al campo di gara. Temperatura mattutina buona, siamo sui 16 gradi ma le foglie degli alberi già si muovono e non preannunciano niente di buono.
Arriviamo allo stadio e iniziamo a sentire la gara. 2.500 atleti pronti per l’appuntamento sudato da mesi. Non abbiamo tanto tempo, ultimi controlli in zona cambio, riempimento borracce, gonfiaggio pneumatici e via allo start.

I pro partono alle 7.05… Motoscafi.

Riccardo è il primo a partire 5 minuti dopo. Poi segue Davide e infine Luca e Ivan. Acqua molto meno peggio del previsto. Boe ben visibili e tutto sommato poco casino nonostante l’alto numero per batteria (350 ca). Spezzare la frazione di nuoto in 2 con 300 mt di corsa in mezzo ci aiuta a frazionare l’obiettivo. Usciamo tutti bene dal nuoto e inforchiamo le bici.

I primi 20 km sono in autostrada. Fantastico. Asfalto tirato a filo che sembra parquet, per niente pesante e noioso. I successivi 35 km sono tutti lungo il Danubio, se non fosse per il fatto che siamo tutti a testa bassa il panorama è da mozzafiato. Temperatura tiene ma il vento inizia a crescere in maniera importante. Al 60 km la morte nera. Salita di 3 km all’8%, tutta dritta senza tornanti e quindi con la testa che non ne vede la fine. Ultimi 20 km vallonati ma il vento è arrivato. Soffia bene in direzione contraria e se non fosse per le persone che in ogni paesetto facevano festa al nostro passaggio sarebbe stata davvero dura.

Cambio rapido in T2 e via con la corsa. 2 giri da 10K lungo argini e centro città. Anche qui bella partecipazione da parte del pubblico. Da ricordare gli “hop hop hop” e i “super”! Arrivo con majorettes coscia in vista e musica a palla.
Sudati, stanchi ma contenti. Il meteo buono e l’organizzazione impeccabile hanno fatto da contorno ad una giornata fantastica.

Purtroppo il regolamento Ironman ci impedisce di postare le foto del pre e post gara per motivi di privacy… Diciamo solo che in una sera abbiamo rischiato di vanificare mesi di duro lavoro e gli sforzi di Vason nel realizzare le tabelle di allenamento…

Eleonora