Ironman Roth 2007

655 Km non sono ne pochi ne tanti, ma la smania di arrivare alle volte pu��r abbassare il livello di attenzione nella guida. Cos ubens Vettorato si ritrova inconsciamente a superare gli impossibili limiti di velocitedeschi: 100 Km/h nei pressi dei dossi;..alla faccia di chi in Italia continua a fantasticare che in Germania non ci sono limiti. In men che non si dica un centauro in abiti civili gli si affianca indicandogli perentoriamente di accostare. Per nulla intimorito, il professionista scende dall;auto ed ingaggia una discussione in lingua madre il veneto. E il bello he il crucco sembra afferrare ogni inflessione dialettale. E viceversa. Ci vorra bilit ialettica del presidente e le conoscenze linguistiche della ;first lady; per chiudere la controversia.70 euro di multa e in macchina. Si riparte. Roth, capitale della Germania sportiva per un fine settimana. Cittadina con una vitalitorprendente. Niente vasche per le vie del centro nel segno dell;apparire: qui, se qualcuno cammina sta andando da qualche parte. La procedura di ritiro del pacco gara n esempio del pragmatismo di questo popolo: 8 postazioni dotate di terminaleria pronte a ricevere gli atleti che ordinatamente fanno la fila. Ad ognuno viene chiesto di esibire nell;ordine tessera federale e documento di identitdi verificare i dati archiviati nel loro database e di firmare una ricevuta. Mediamente 5; ad atleta, tra sorrisi e complimenti;.come da noi;. A questo tempo fa eccezione Diego che parlando una lingua molto simile all;esperanto disorienta l;addetta che si dimentica di chiedere a lui, e ai successivi tre, i documenti. Nel frattempo Rubens faceva 2 Km a piedi per andare a prendere i documenti che aveva lasciato in macchina. Visitiamo i numerosi e forniti stand presenti e ci orientiamo sulle varie zone partenza, arrivo e cambio. Diego narrestabile riesce a inanellare una cagata; dietro l;altra. Le mie figlie sono innamorate. L;apoteosi nei pressi di una bancarella quando dopo essere riuscito ad ottenere ci��e voleva senza acquistare nulla ha chiosato & Mouth closed don take moschitos; (bocca saro cjapa mussati) Ceniamo al pasta party offerto, si fa per dire, dall;organizzazione. Per un italiano la pasta ualcosa di pi di un piatto di carboidrati lessati, ma nel complesso la cosa tata apprezzata. Soprattutto il litro e mezzo di birra ghiacciata. Trattamento a buffet con fusilli, gnocchi, pur i patate, fette di carne, verdure crude, varieti dolci, yogurt, caffbirra, acqua e coca-cola. E siccome ho locchio pi grande dello stomaco: bis di tutto. Ƞtardi e siamo stanchi. Decidiamo di ritornare all;albergo. Un palazzone spartano, due stelle, niente di che. La gestione amiliare: Karen lla reception e Ralph, suo marito, l tuttofare. Ƞposizionato nel centro di un paesino, Allesberg, a 10 Km da Roth. I letti sono comodissimi e la doccia bollente. La colazione bbondante e c;eramente di tutto: Alissa e Rossella riescono ad ingurgitare ben 4 ovetti &;basotti; a colazione. 68 euro al d er una doppia (34 euro a testa!). Trovatemelo a Padova e dintorni, please! Sabato. Sveglia presto, c; n sacco di cose da fare. Briefing e consegna della bici, ma soprattutto non stancarsi. Gli altri rimangono in albergo. Non ce la faccio a stare fermo e decidiamo, per la gioia delle piccole, di fare due passi al lago Rothsee, rinomata localituristica. Il tempo nclemente: vento e pioggiae le previsioni per domani non sono migliori. Carico la bici in auto per portarla in T1. Il colpo occhio mpressionante, duemila biciclette parcheggiate nella zona cambio. La maggior parte vantano telai spaziali in carbonio, ruote lenticolari, manubri da crono. Ferrivecchi pochissimi. Noi abbiamo bici fantastiche, ma qui sono poco pi che nella media. Faccio un rapido calcolo mentale: sono parcheggiate sotto la pioggia almeno cinque milioni di euro. ;idiota accanto a me si ortato addirittura un lucchetto comprato direttamente alla NASA dove lo usavano per parcheggiare lo Shuttle in una stradina buia appena fuori Houston nei giorni di punta. Che idiota! Ormai e tardi. Dobbiamo tornare in pensionen e riscopriamo il piacere di cenare senza dover accendere un mutuo in banca, circondati da ragazzi in jeans e giacconi di pelle (mica da befane impellicciate o vitelloni billionaire style, bruciati dalle troppe lampade e vestiti come calciatori coatti). Il ristornate ;ai Calabresi ci accoglie calorosamente, tanto legno massiccio ed una fantastica birra alla spina. Il men icco di carni, funghi, patate e zuppe, ma la nostra scelta cade sugli spaghetti: assolutamente da non perdere. Siamo in otto a tavola e la cameriera in perfetto accento meridionale prende le comande per beveraggi e primi senza appuntarsi nulla! Guardo mia moglie Roberta con preoccupazione. Arriva il bere e non sbaglia un colpo: ma era facile, mi dico. Arrivano i primi e non sbaglia nemmeno la destinazione di ogni singolo piatto per ogni singolo commensale! Brutta puttana, se leritata la mancia. Il pane con pasta di pizza caldo e fragrante osuono che quando in Italia ci presenteranno di nuovo fagolosi e gommosi panini rachitici facendoci pagare pure il coperto eglio che siano svelti ad abbassarsi percholeranno i piatti! Per farla breve: 4 bruschette, una pirofila con spaghetti al gorgonzola che sbordavano dal piatto e una birra media. Il tutto per la bellezza di 10 euro!!! Per digerire ci facciamo a piedi la passeggiata con sosta al bel laghetto che si trova al centro della citt஍ Tre del mattino;o meglio della notte. Di corsa al balcone, spalanco la porta e ;cazzo non piove, ci sono le stelle, ma il vento si. Quello altrimenti a cosa servirebbero tutte quelle pale per l;energia eolica disseminate nelle colline limitrofe? La mia famiglia, solidale alla mia follia, si alza e inizia il proprio ironman. Ancora GRAZIE. L;aguzzino nazista padre del titolare della pensionen ci guarda male percha colazione era prevista alle 4 e non alle tre e trenta, ma lo sguardo che gli mandiamo significa ;attento a te se non vuoi che ti sodomizziamo con una appendice del manubrio, abbiamo fame e sonno;. Ore 4:30 arriviamo alla partenza del nuoto. Saluto le mie donne conscio che nel marasma generale non riuscir�� a vederle. E invece alle 6:20 quando partono elite, donne, disabili e anzianotti, loro sono ancora a portata di voce. Poi la muta, il bacio portafortuna sulla cabeza del nonno e di Diego.via con il nuoto. Tutto perfetto. Nessuna manata ne pedata. Il deltoide c;Ogni tre bracciate testa avanti per individuare la traiettoria ideale. 1h03;. Batto con la mano sull;orologio, deve essersi fermato. Controllo l;orologio ufficiale, faccio due conti;.porca vacca roprio 1h03;. Vai con la bici. Il percorso per me uro. Non mi sento pronto per un percorso cosmpegnativo: saliscendi in continuazione e sempre controvento. 60 Km-Solar. ;PAPIIIIIII. Non ci posso credere. Hanno camminato 5 Km per essere qui. Il prossimo giro mi fermer��ra non posso rischierei di provocare un incidente. Alzo la mano per salutarle e urlo ;ci vediamo tra poco 150 Km-Solar. PAPIIIII;. Inchiodo. Mi corrono incontro. Le abbraccio. Le bacio. Nodo alla gola. Faccio fatica a parlare. Con gli occhi lucidi riparto. Mi rimetto in posizione, ma non dimentico e le due ali di folla festante che gremiscono la salita di Solar mi lasciano indifferente. Ulf ( n nome di un atleta). Figlioditroia. Pettorale 1233 o 1263 mi sorpassa e mi si pianta davanti. Puntuale come un avvoltoio ecco la moto dei giudici che mi fanno cenno che alla prossima volta mi sanzioneranno. Sorpasso il coglione e scatta il dito medio. Nemmeno cinque minuti e stessa scena. Mi alzo sui pedali e scatta un ;fuck your mother; e via di corsa prima che mi faccia il culo. Finalmente in T2 in 5h42;. Bene, ma sar&;effetto psicologico del telaio nuovo. Corsa. Dal programma QCR 2007 in formato pdf presente sul sito ufficiale. ;Percorso podistico. Su strade e sentieri battuti lungo il Main-Danua-Kanal dove il traffico sarompletamente chiuso. Percorso pianeggiante, con un leggero pendio a circa 1 km dallarrivo;. A Odino e compagnia fischiano ancora le orecchie per le madonne in crucco che ho tirato gi nelle 3 salite per complessivi 7 Km. Sono passate 11h e 23 minuti e mi accingo a chiudere il mio ironman, ma;.non ci credo;.son lhe mi aspettano per fare la volata finale. Alissa e Rossella mi saltano addosso come delle scimmiette tra l;ilaritenerale; vacillo; le prendo per mano e assieme corriamo fino alla finsh line. Non prendo nemmeno la medaglia e di corsa da Roberta che n piedi ad applaudire sulle gradinate. Intorno a me una Caporetto di atleti che stramazzano al suolo dopo aver tagliato il traguardo. Mi congedo dalle donne ed entro nella zona riservata agli atleti o presunti tali. BIRRRAAA. Nel giro di 10 minuti due mezzo litro;.che buona;.che fresca. Incontro Virna e Fabio. Che tempi! 10:53 e 11:20! Ora per��vo raggiungere la mia famiglia. Prendo cibo e bevande a sufficienza per sfamare un plotone e fuori a far festa con loro. Accendo il cellulare e;..beep beep beep;.messaggio. Carletto. Nemmeno il tempo di arrivare e mi ha ginviato i complimenti. Un signore. Mentre vado a ritirare la bici in T2 vedo un atleta ipovedente che si accinge a chiudere anche lui la sua gara. Gi il cappello questo si che n vero ironman. E poi. E poi. E poi. Troppe cose da raccontare, da ricordare.tutte fantastiche. Ma tra tutte mi piace ricordare la cena a lume di candela dai nostri amici Calabresi. Le piccole sono a nanna e poco dopo le raggiungiamo anche noi. Giornata lunga oggi. A colazione rivedo Diego e Paolo e mi complimento con loro. Arriva rapidamente mezzogiorno (quando ci si diverte e non si fa un;ostia le ore volano purtroppo) ed empo di rientro. Tiro un po; per strada, poi lascio il volante a Roberta. Il meritato riposo del guerriero. Mi risveglio nei pressi di Bolzano. Ancora poco e siamo a casa e mentre guardo la strada penso. Penso che la famiglia e gli amici sono comunque la vittoria pi importante. Nulla appaga di pi di poter condividere le gioie sportive e le passioni agonistiche con i tuoi compagni di squadra e non. E ritrovarsi poi con mogli, fidanzate e figli gustandosi una gelida birra…ed ogni tanto guardare quel numero impresso sul braccio, gibiadito, e sorridere… Grazie a Virna, Fabio, Diego e Paolo. Ottima compagnia, Divertimento assicurato. E ora forza a Tony, Oscar, Fabio, Carletto, Daniela, Carlo e di nuovo a quel pazzo di Diego. E forza Albertone, Giovanni, Luca e Ugo. In bocca al lupo ragazzi.

Max